Cos’è la zeaxantina? Si tratta di una versione maggiormente ossidata del carotene, una sostanza colorante giallo-arancio. Il nome ha origine dalla pianta Zea mays.
Proprio insieme al carotene è responsabile del colore nei chicchi di mais, nel tuorlo d’uovo, si trova anche nei peperoni rossi, nel mango e nel succo d’arancia in quantità medie e si trova in maggiori percentuali nei cibi vegetali quali spinaci, broccoli, radicchio rosso, piselli verdi, crescione e altri, ma la nota più importante riguarda le nostre bacche di goji, ma ne parleremo tra pochissimo.
Ora analizziamo le sue proprietà: la zeaxantina è presente in misura importante nella macula lutea ( la zona centrale della retina dell’occhio umano, la più sensibile agli stimoli luminosi). Negli ultimi tempi è sicuramente aumentato l’interesse nei confronti di questo carotenoide, questo perchè si suppone possa svolgere un effetto protettivo in alcune forme di degenerazione retinica e in modo particolare nella degenerazione maculare correlata all’età (risultato della ricerca “Eye Disease Study” del 1993). Sembrerebbero quindi diversi i benefici della zeaxantina sulla retina; il carotenoide legherebbe i radicali liberi riducendo lo stress da ossidazione, ci sarebbe inoltre l’assorbimento delle lunghezze d’onda ricche di energia spettrale azzurra impedendo l’insorgere di tutti quei danni di origine fotochimica.
Arriviamo ora alle nostre bacche di goji e scopriamo che proprio il goji è ritenuto la maggiore e al tempo stesso la migliore fonte di
zeaxantina
conosciuta. Il contenuto di questo carotenoide nelle bacche di goji varia a secondo del processo di maturazione e si attesta intorno al 56% (nei semi è addirittura del 83%).
Le ricerche hanno inoltre dimostrato come mangiare le bacche di goji aiuti a contrastare la cecità notturna e la vista debole, questo in funzione della presenza nella bacca del betacarotene, il più celebre tra i carotenoidi e precursore della vitamina A.